Storia di una Parrocchia e della sua Chiesa
ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo,
dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione.
e centro di costante invio missionario.
Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione.
(dal nr.28 dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco)
Frescada Storia e Vita di una Parrocchia e della sua Chiesa
1957 - Le Premesse
Con documento della Curia vescovile del 5 luglio, prot. 108/57, avviene la cessione di alcune parti del territorio delle parrocchie di San Trovaso e Dosson in favore di quella di San Lazzaro, creando unità nel territorio di Frescada, il germe della futura Curazia autonoma. Il confine sud della futura parrocchia di Frescada è fissato dal corso del fiume Dosson, all’altezza dell’attuale albergo Bolognese‑Villa Pace; la località delle Grazie e lo storico santuario continuano ad appartenere alla parrocchia di San Trovaso
1958 - La Chiesa Oratorio
il 18 maggio 1958 la chiesa ‑ oratorio di Frescada diventa realtà. Il nuovo edificio viene benedetto dal vescovo ausiliare di Treviso, mons. Giuseppe Carraro, ed è dedicato a Santa Maria Regina del Mondo e a San Giovanni Battista.
1970 - Curazia autonoma
Mons. Antonio Mistrorigo firma il decreto di erezione della Curazia autonoma di Frescada con prot. 28/70 in data 8 marzo 1970, mentre con decreto 29/70, con il più solenne linguaggio latino, decreta la nomina di don Mario Gardin reggente della neonata Curazia.
1974 - Parrocchia autonoma
Nel 1972, Frescada diventa Parrocchia spirituale e due anni dopo, nel 1974, Parrocchia autonoma. Verrà riconosciuta anche dallo Stato italiano attraverso il decreto 528, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 1976.
1980 - Una Nuova Chiesa
Passa il decennio degli anni Settanta, Frescada registra un successo immobiliare e di consenso come poche altre periferie. La chiesa‑oratorio edificata nel 1958 diventa insufficiente per le esigenze del culto e sotto l’impulso del parroco don Mario Gardin si ipotizza la costruzione di un nuovo e più ampio edificio sul terreno ad essa attiguo.
La Nuova Chiesa
1982 - Posa Prima Pietra
La prima pietra viene posata il 21 febbraio 1982, anche se occorrerà attendere ancora qualche tempo per l’avvio dei lavori, ma non più di tanto. Qualche mese dopo, infatti, si apre il cantiere e la costruzione della nuova Casa di Dio inizia a prendere forma fin dalle fondamenta
1982-1984 - La Costruzione
L’idea‑guida che ispira il progetto nasce dalla fede; si sviluppa «nel pieno rispetto delle norme liturgiche stabilite dal Concilio Vaticano II» e di quelle architettoniche. Infatti, nella progettazione si è tenuta presente la necessità di non alterare la fisionomia dei fabbricati circostanti e lo skyline complessivamente risultante. Si è preferito distribuire i volumi in senso orizzontale affinché l’altezza complessiva della nuova costruzione non superasse quella delle abitazioni limitrofe. Da qui la scelta di pianta ellittica per la chiesa.
23.12.1984 - Ingresso
Dopo più di due anni, il 23 dicembre 1984, la comunità di Frescada celebra il passaggio dalla chiesa‑oratorio alla nuova chiesa. I lavori di completamento e di rifinitura che verranno eseguiti nei successivi sei anni, per merito di una autentica gara di generosità di tutti i parrocchiani.
01.04.1990 - La dedicazione
La festa della dedicazione della chiesa di San Giovanni Battista e la consacrazione dell’altare si celebrano con una solenne liturgia il 1° aprile 1990 dopo che il vescovo di Treviso, mons. Paolo Magnani, circondato dall’intera Comunità, ha ricevuto dalle mani dell’architetto Daniele Paggiaro le simboliche chiavi. La nuova chiesa è moderna e avveniristica.
La Canonica e l' Oratorio
La Canonica
La canonica prima di diventare abitazione del parroco don Mario Gardin, a partire dal 1970, l’immobile edificato nel Dopoguerra, ha una sua individuale storia.
Originariamente era di proprietà di Mario Rossi (1912‑1957) che ne aveva ricavato un negozio di alimentari, al quale si accedeva da via 2 giugno, e un deposito di formaggi, in quello che diventerà poi il garage‑laboratorio di don Mario. Alla sua morte la moglie, Jole De Gobbi (1922‑ 2006), affitta parte del fabbricato (due stanze al piano superiore) al Comune di Preganziol che la assume come bidella.
L’ Amministrazione ne ricava una sede provvisoria per le prime classi delle elementari, a integrazione delle aule di casa Bertuol. La condivisione di sedi sarebbe durata fino al 1961, anno in cui venne inaugurata la nuova e ancor oggi funzionante scuola elementare Vittorino da Feltre.
Infine, l’immobile è acquistato dalla Parrocchia di San Lazzaro che lo eleva a canonica, uffici e residenza pro‑tempore del parroco di Frescada.
Sarà solo il 24 settembre 1979, però, che la «Chiesa parrocchiale di San Lazzaro di Treviso» regolarizzerà il passaggio legale della canonica alla «Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Frescada di Preganziol».
Il nuovo Oratorio
Settembre 1994. Iniziano i lavori di ristrutturazione e a pliamento dell’ex chiesa‑oratorio che diventa così uno spazio per le attività pastorali e ricreative della parrocchia.
Più precisamente, al piano terra sarà costruita una sala polivalente e un piccolo bar, mentre al I piano una sala per gli incontri e lo studio e un’altra piccola sala per varie necessità. Il tutto è intitolato ad Andrea Giacinto Longhin (1863‑1936), vescovo di Treviso dal 1904 al 1936; beatificato da papa Giovanni Paolo II il 20 ottobre 2002. Il completamento dei lavori è previsto per il 1996. Il fine è quello di ottimizzare gli spazi esistenti per nuove iniziative destinate a coinvolgere un maggior numero di parrocchiani.
Il Libro
Frescada Storia e Vita di una Parrocchia e della sua Chiesa
Il Libro
Il libro “Frescada, storia e vita di una parrocchia e della sua chiesa”, edito dall’editrice San Liberale, consta di 200 pagine, si può trovare in Chiesa e in Canonica chiedendo al parroco; è agevole nella lettura, ricco di fotografie e aneddoti. Bello il capitolo dedicato alle memorie degli anziani.